Resp. Scientifico: |
Hector Soto Parra |
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Data inizio: |
10 ottobre 2020 |
Data fine: |
10 ottobre 2020 |
Tipologia Evento: |
FAD SINCRONA (LIVE WEBINAR) |
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Sede: |
www.motusanimifad.com - Lecce, via Salvatore Trinchese 95/A |
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N. Partecipanti: |
30 partecipanti |
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Destinatari attività formativa: |
Medici specialisti in oncologia, Chirurgia generale, Radioterapia, Medica nucleare, radiodiagnostica, farmacia ospedaliera, Biologi. |
PROGRAMMA SCIENTIFICO
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09.00 Introduzione: Evoluzione del management oncologico con inibitori di checkpoint immunitari durante la pandemia del COVID-19 e prospettive sulle “fasi” successive
(Hector Soto Parra)
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09.30 Criticità nella gestione con ICI nel tumore polmonare durante emergenza COVID-19:
caso clinico, update e discussione (Marco M Aiello)
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09.50 Criticità nella gestione con ICI nel melanoma durante emergenza COVID-19:
caso clinico, update e discussione (Giuseppe Novello)
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10.10 Criticità nella gestione con ICI del tumore renale e metastasi ossee durante emergenza
COVID-19: caso clinico, update e discussione (Fiorenza Latteri)
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10.30 Criticità nella gestione di pazienti in studi clinici durante la fase I
(Salvatore Mazzarisi)
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10.50 Tavola rotonda: PDTA, prevenzione COVID e gestione della tossicità da ICI: moderatori di tavola rotonda:
Hector Soto Parra, Marco M. Aiello, Fiorenza Latteri, S. Mazzarisi, Giuseppe Novello, Laura Noto -
11.30 Presentazione proposta di progetto: gestione multidisciplinare della tossicità da inibitori dei checkpoint immunitari in pazienti affetti da tumori solidi nell’ambito di percorsi diagnostici terapeutici (PDTA) al tempo del COVID-19 (Hector Soto Parra)
RAZIONALE SCIENTIFICO
La crisi sanitaria COVID-19 ha messo a dura prova le risorse sanitarie sia umane, che strutturali e organizzative, cambiando il percorso diagnostico terapeutico del paziente oncologico. Di fatto i pazienti affetti da tumori solidi durante l’emergenza COVID-19 hanno presentato una più alta incidenza di complicanze (rischio di ospedalizzazione superiore di circa 4 volte rispetto a persone di età comparabile) ed una maggiore letalità. I pazienti con un tumore in progressione hanno mostrato una probabilità 5,2 volte maggiore di morire entro 30 giorni dalla diagnosi di COVID-19 rispetto ai pazienti in remissione o senza evidenza di malattia, mentre i pazienti con un carcinoma stabile hanno mostrato un rischio di morte 1,79 volte maggiore rispetto ai pazienti che non avevano evidenza di malattia. Sebbene i trattamenti con inibitori di checkpoint immunitari (ICI) siano ben tollerati, il loro peculiare meccanismo d’azione può associarsi ad eventi avversi peculiari a questa tipologia di trattamento. La tossicità può coinvolgere molteplici organi e presentarsi con sintomatologia clinica variabile, la gestione multidisciplinare di tali tossicità con la figura specialistica dell’oncologo medico, particolarmente in tempo di COVID-19, se ben coordinata può tradursi nella riduzione dell’incidenza, della durata e della gravità di tali manifestazioni. Nell’ambito della prevenzione si rende quindi fondamentale seguire le cure per i pazienti neoplastici in totale sicurezza, senza esporsi al rischio di contagio da coronavirus, istituendo e identificando, all’interno delle strutture, percorsi e spazi (ad esempio sale di attesa) dedicati alle persone che affrontano trattamenti antiblastici, mentre per quanto riguarda invece la gestione delle tossicità con inibitori di checkpoint si rende necessario adeguare i percorsi multidisciplinari attualmente in essere.